Bussana Vecchia

BUSSANA VECCHIA



Siamo partiti non troppo presto, io e Filippo, poco dopo le 8 del mattino, era tutta la settimana che pensavamo di fare questo viaggio per visitare Bussana Vecchia.
Siamo arrivati verso le 10 del mattino, la giornata si presentava un po’ dubbiosa, un po’grigia all’inizio per poi aprirsi leggermente, un sole pallido appariva fra le nuvole.
Il paesino è stato costruito su una collina rocciosa, circondato da una bellissima macchia mediterranea, castagneti e pini marittimi.
È un bel borgo medioevale, abitato da artisti, pittori, scultori, attori, che decisero di stabilirsi agli inizi degli anni 50.
Ho visitato Bussana, cercando di fare amicizia con le persone che lavoravano nelle botteghe, per capirne le emozioni e che cosa rappresentasse per loro il Paese.
Mi sono così fatta raccontare la storia di Bussana.
Il paese nel 1887 subì un forte terremoto, danni ingentissimi alle abitazioni che si trovavano nella parte alta del villaggio molte case furono distrutte, seppellendo centinaia di persone.
I sopravvissuti decisero di abbandonare il borgo e di ricostruire un nuovo paese più a valle: Bussana Nuova.
Si racconta che l’artista Torinese Mario Giani (in arte Clizia) dopo aver scoperto Bussana Vecchia nel 1959 tenta di formare un paese dedicato all’Artisti, ma non vi riesce; fu invece Vanni Giuffre, un pittore Siciliano che esponeva dei quadri al Casinò di Sanremo, insieme ad altri artisti suoi amici a dare di nuovo vita al Borgo.
Insieme agli altri amici sancisce una specie di Costituzione che,  regolarmente depositata e stilata dal Notaio Minoia di Sanremo, regola la vita del villaggio.
Decisero che i ruderi non essendo di proprietà di nessuno, l’artista che avesse piacere di stabilirsi nel villaggio poteva scegliere un rudere che gli si piaceva, con il vincolo di ristrutturarlo usando esclusivamente materiali di recupero del posto.
Questo non durò per molto, nel 1968 si insediarono più di 30 artisti, con interessi e idee troppo diverse per riuscire a mantenere in vita il progetto originale.
Il paese inizia ad essere notato anche dal resto del Mondo, giornalisti, e personaggi famosi cercano di insidiarsi, mentre iniziano le prime contese con gli abitanti di Bussana Nuova che rivendicano il diritto di proprietà dei loro avi.
Nel 1984 anche lo Stato Italiano accerta che i ruderi gli appartengono, mentre coloro che risiedono in paese da più di vent’anni tentano e fanno richiesta di vedere a loro attribuita la proprietà delle costruzioni, avvalendosi dell’Usocapione, il che a una lotta a colpi di decreti e carte bollate ancora oggi in corso.
Camminando, noto che la strada è composta da tanti ciottoli sistemati a mosaico, sembrano incastonati da uno scultore talmente sono perfetti. È un paese tipicamente medioevale, con muri alti ed arcate  con le piccole botteghe che si affacciano su vicoli e piazzette.
Mi addentro nelle piccole stradine e cerco di fotografare il più possibile, ogni angolo ogni luogo, rapita da tanta bellezza.
Mi raccontano che d’estate il paese è molto più vivo, si organizzano eventi e vi è anche il teatro;  viene invaso da turisti curiosi, che si aggirano ammirati, mentre d’inverno durante il fine settimana viene popolato da fotografi che al seguito di belle modelle o di ragazze desiderose di un Book, cercano l'emozione di un servizio fotografico davvero caratteristico.
Rimango affascinata, si nota tra gli artisti la passione e l’armonia, una certa partecipazione e collaborazione fra loro, si avverte una magia che, nonostante la speculazione e il turismo di massa incombenti, io spero che rimanga tale.
Un posto per artisti, dove le cose sono fatte con il cuore, in cui attività volte a esaltare le proprie passioni e le proprie emozioni per condividerle con tutti coloro che lo desiderino e sappiano aprire la propria mente.  

 






















Un ritrovo particolare per i musicisti e turisti









Questo è il Museo  realizzato nella sede del Comune con i reperti ritrovati nelle abitazioni distrutte.
Tutto curato nei minimi particolari è stato restaurato il possibile con cura e dedizione.









Lo scempio di oggi!!

Per fortuna i lavori sono stati bloccati dagli abitanti per proteggere il loro piccolo borgo.
Nella speranza che non sopravvenga la costruzione selvaggia e la speculazione edilizia, questo posto si è conservato grazie alle persone che ci vivono e che con tanto amore e dedizione aprono tutti i giorni le loro botteghe per dar vita al Paese.
























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