Genova Palmaro, dimenticata?





Parlo spesso nel mio blog di Pra’, su di “Lei” ho fatto diversi articoli parlandone sempre più che bene, è una cittadina che se pur avendo un Porto alle spalle dalla Fascia di Rispetto è molto carina e ben curata nel suo complesso.

La zona pedonale con il suo negozietti sono una delle tante caratteristiche che mi piacciono e che spesso ho documentato fotografandoli in vari momenti, ma ieri ho fatto un giro in una zona dove non ero mai stata: PALMARO.





Esco di casa con la mia macchina al collo, è  un sabato pomeriggio grigio ed afoso, all’orizzonte un minaccioso temporale.  Percorro via Pra’ (la strada Aurelia) soffermandomi quando arrivo al ponte su un piccolo torrente, a guardare le anatre che nuotano fra la verde vegetazione; proseguo poi, entrando lungo la strada del cimitero che porta alla bella Chiesa millenaria  PIEVE di Nostra Signora Dell’Assunta.



Qualche scatto e proseguo il mio giro alla scoperta di questo quartiere. 



Vengo pervasa da una tristezza, se ho sempre cercato il bello per il mio Blog, questo che vedo mi fa male al cuore, ora comprendo perché  ho sempre cercato di evitarlo, intuivo cosa avrei trovato. 

Il quartiere si presenta grigio, grigi i palazzi, gli spazi sono ristretti, i bar e i negozi fanno mostra di arredamenti vecchi, vi sono delle ville un tempo belle ma ormai in stato di  abbandono, e le macchine riempono ogni  minimo spazio disponibile. 



E’ un quartiere trascurato, tutto riporta agli anni ’70, nulla è cambiato, sembra fermo e sospeso nel tempo.



Un pugno al cuore, vedere dei bambini che giocano a palla, in un campetto si nel verde, ma alle spalle dell’Autostrada, in questi pochi spazi rigogliosi le cicale cantano forte, ma il loro frinito viene sovrastato dal rumore dei veicoli che la percorrono.
I palazzi sono ammassati gli uni agli altri, bisognosi di manutenzione, le bandierine colorate tese lungo le strade non riescono a attenuare la desolazione.


Mi chiedo: 

“Sono qui per documentare cosa?” 

Un borgo dimenticato ecco cosa.

La festa organizzata dal nuovo Civ di Palmaro con una Raviolata Sotto le Stelle non puo’ certamente risanare il tempo mal speso, ma è comunque un primo passo lungo una strada che si prospetta lunga.



Questo quartiere  viene considerato dai residenti una zona dormitorio, ora capisco il motivo, lavoro ne richiede tanto, ma io non sono un architetto.



In questa zona c’è tanto da fare, per prima cosa si dovrebbe pensare a  togliere il forte rumore che proviene dall’Autostrada e che si ripercuote sulle case che sono a lato di essa prive di barriere anti-rumore per far sì di  rendere più vivibile la vita a queste persone dimenticate, magari si potrebbe anche creare una zona pedonale dove poter passeggiare ed organizzare delle feste di quartiere lontane dal parcheggio di auto.


L’unica parte che mi è veramente piaciuta la piccola piazzetta della Chiesa e tutta la sua via.















Foto e Testi e video Ivana Motto Cleo

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