Torino - le Nutrie invadono il Po


Da tempo avevo sentito  che sulle sponde del Po di Torino vi sono degli abitanti particolari, delle numerose colonie di nutrie hanno invaso il nostro fiume. 
Io sinceramente non ne avevo ancora avuto occasione di vederle,  ed incuriosita dal clamore che ultimamente stanno avendo, e sopratutto dalla loro popolarità, ho fatto qualche ricerca per conoscere un po’ di più  questo grosso roditore che sta invadendo le rive del nostro Po.


La gente viene da ogni dove per vedere questo spettacolo, se così si può chiamare,  perché ogni sera puntualmente verso le ore 18:00 sotto la passerella di Lungo Po Antonelli alcuni abitanti della zona  danno loro da mangiare.

Lungo Po Antonelli - Torino

Non ho resistito, sono andata anche io all’appuntamento armata di macchina fotografica.

Le nutrie fanno parte della famiglia dei roditori, questo lo sapevo, ma  quando me le sono trovate davanti mi hanno lasciato sconcertata.


Sotto la sponda sono tantissime, mi affretto a cambiare velocemente obiettivo sulla Canon, perché voglio riprendere i dettagli dell’animale, per cui decido di mettere in macchina il 55/300.


Mentre cerco con il mirino l’immagine dell'animale mentre corre dal suo benefattore che gli tende la mano per dargli da mangiare, la mia mente nota queste informazioni ed esclamo con voce un po’ stridula: “Ma è…. tra il Castoro e una grossa Panteganaaaaa!  


Il mio mondo si infrange, io mi ero immaginata un bel castoro con i dentoni bianchi, come i tanti cartoni animati dei bambini, ed invece con mia sorpresa, quasi non riesco a  credere ai miei occhi, riguardo l’immagine, e vedo:



La testa ricorda il castoro, il corpo è robusto e tozzo.
Una bella pelliccia i peli rigidi di colore scuro, marrone tendente al rossiccio.
Dicono che sotto quei peli irti, vi è un sottopelliccia morbida, vellutata e soffice. 

La testa è enorme di forma triangolare, sproporzionata al corpo, gli occhi neri e come le orecchie sono piccole, i baffi “le vibrisse” sono lunghe e spesse, le zampe sono corte, quelle posteriori mi danno l’impressione di esser palmate.



Mentre la inquadro,  tiene con le dita la sua carota, e mentre è ferma, guardo attentamente quella coda che mi ha tanto impressionato.

La coda è più corta della testa e del corpo, la sua forma è cilindrica ricoperta di peli tranne alla base, mi sembra che sia ricoperta di scaglie.


Il signore che se presta amorevolmente cura continua a dargli da mangiare, non teme di esser morso, anzi me ne parla come se fosse il suo amato cagnolino; è totalmente incurante di cosa dicono gli esperti che mettono in guardia in quanto un loro morso, potrebbe essere veicolo di infezioni. 


Le nutrie sono arrivate in Europa negli anni '80 per essere allevate  come animali da pelliccia, e poi si sa come è andata a finire, il mercato non ha più richiesto la loro pelliccia e qualche allevatore se ne è liberato rilasciandole in natura, ed in breve, non avendo predatori, hanno invaso i nostri fiumi.

Il Campanile Madonna del Pilone

Leggendo in rete vi è un progetto che risolverà questo problema, questo autunno si prendernnoi dovuti provvedimenti, esse verranno difatti catturate con delle gabbie per poi esser sterilizzate, grazie al Centro Animali Non Convenzionali e dalla Consulta comunale delle associazioni animaliste di Torino, insieme all'Organizzazione Internazionale per la Protezione degli Animali.
La sterilizzazione avviene in laparoscopia e dopo poche ore dal trattamento verranno nuovamente rilasciate libere sul territorio.


Un tramonto sul Lungo Po Antonelli - Torino


Un altra notizia che mi ha letteralmente sconvolto è che poco tempo fa, sui marciapiedi del più grande mercato di Torino, Porta Palazzo, gli agenti della polizia municipale di Torino hanno sequestrato questi animali, che venivano conservati in appositi cartoni dopo esser state arrostite ed infilzate come degli arrosticini da alcuni nigeriani.

Questo particolare street food veniva venduto e  servito ai comuni passanti e turisti di Torino come normale cibo da strada.









Foto e Testo Ivana Motto Cleo



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