Alla scoperta di Alba sotterranea


Alba

Adagiata nello splendido scenario naturale delle Langhe, di cui è la capitale storica ed economica, Alba è una città ricca di cultura, storia e tradizioni. 

È l’antica Alba Pompeia, così battezzata dal console Gneo Pompeo Strabone, ma dalle origini sicuramente preromane, ricca di reperti archeologici e testimonianze del suo glorioso passato. 

Alba

La città annovera fra i suoi cittadini uomini illustri quali imperatori (tra cui il console Publio Elvio Pertinace), esperti di diritto e di storia, ministri, ma anche imprenditori moderni. Alba è conosciuta per le sue bellezze, i suoi scorci curiosi, per le sue rinomate industrie e per i suoi prodotti gastronomici, tra cui il tartufo e il vino, venduti oggi in tutto il mondo.

Il Comune di Alba

Grazie al Tour del Festival del Giornalismo Alimentare vado a scoprire questa bellissima città cuneese, ma sopratutto   grazie all'archeologa "Luisa Albanese" che racconta come è nata Alba durante il  percorso archeologico cittadino.


Gli interni del Comune di Alba


"L’attuale centro storico di Alba costituisce l’esito di una continua sovrapposizione del nucleo abitato dalla fase della fondazione in età romana (Alba Pompeia), attraverso le diverse trasformazioni medioevali e moderne fino ad oggi. Si tratta di un tipico caso di “città a continuità di vita”, che le indagini di archeologia urbana condotte in occasione di scavi via via permettono di conoscere sempre più nel dettaglio.


Le origini della città risalgono al Neolitico, periodo a cui appartengono le testimonianze più antiche relative alla frequentazione umana nella zona alla confluenza tra il fiume Tanaro e il torrente Cherasca.

Nel corso degli ultimi anni l’Amministrazione comunale di Alba, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia del Piemonte, ha provveduto a musealizzare e valorizzare un percorso archeologico monumentale costituito da circa 30 siti in cui si conservano importanti resti riconducibili a strutture di epoca romana della città di Alba Pompeia e testimonianze del successivo insediamento di età medievale. 

Ogni area archeologica è segnalata da un pannello esplicativo e i vari siti fanno parte di un percorso organizzato che si può effettuare solo parzialmente in autonomia con l’ausilio di un opuscolo didattico o integralmente mediante a visite guidate organizzate. 

La maggior parte delle aree archeologiche si snoda nel centro storico del tessuto urbano odierno: 

alcune si trovano all’interno di edifici di proprietà pubblica e privata (Sede Banca d’Alba, Sede BRE, Chiesa san Giuseppe, Museo Diocesano, Palazzo Govone-Caratti), il cui accesso è consentito secondo modalità che variano da sito a sito; altre sono invece situate in proprietà private normalmente non accessibili; altre ancora in spazi comunali all’aperto e sono liberamente visitabili.

Inoltre dal 2015 i siti denominati “La città invisibile”, in cui sono conservati imponenti resti di casetorri medievali e significative tracce del foro romano, e “Il complesso delle antiche mura”, comprendente un cospicuo tratto delle mura di cinta romane, i resti della fondazione di una torre ad esse annessa e un ambiente voltato con funzione di caserma-magazzino diventano vere e proprie sedi distaccate del Museo civico “Federico Eusebio”, che pertanto risulta ad oggi composto da 3 nuclei visitabili:

1) Le sale espositive del Museo civico in via Vittorio Emanuele 19.

2) “La città invisibile” in piazza Risorgimento 2.

3) “Il complesso delle antiche mura” in via Balbo 8, presso la scuola Media Vida.

La maggior parte dei siti del percorso archeologico, di seguito elencati, sono segnalati con un pannello esplicativo a leggio.

Percorso romano

Piazza Risorgimento: foro romano
Via Vernazza: complesso pubblico (terme)
Via Vernazza: cardine massimo
Piazza Mons. Grassi: mura
Piazza Vitt. Veneto (Teatro Sociale): cardine 6
Via Calissano (BRE): incrocio k 5/d 3

Via Gioberti: domus ai lati k 2
Piazzetta San Giuseppe: resti del teatro
Vicolo San Biagio: cardine 5
Via Cuneo: mura
Corso Nino Bixio: mura
P.za Marconi: domus con mosaico
Convitto: strada k 6, chiesa
C.so Matteotti: porta urbica
P.za Garibaldi/Piazza San Francesco: edificio pubblico (anfiteatro)
Via Acqui, domus
Via Cerrato, domus

Percorso medievale

Piazza Risorgimento: duomo, torri, palazzo comunale
Via Vitt. Emanuele: torri e case medievali Via Vitt. Emanuele: Palazzo serralunga
Via Cavour: torri e case medievali
Via Vida: casa Covone-Caratti
Piazza Vitt. Veneto: scavo cortile Convitto
Via Calissano: chiesa di San Domenico
Ospedale: mura
Via Paruzza: pilastri mura
Chiesa di San Domenico
Piazza San Francesco: chiesa e convento di San Francesco


ALBA POMPEIA

Fondata nel corso del I secolo a.C. nell’area in cui sorgeva un piccolo centro capoluogo di un sottogruppo di Liguri Bagienni probabilmente denominato Alba, (alba nel mondo ligure, dalla stessa radice di Alpi, indica il centro principale di una tribù), assume l’appellativo di Pompeia in onore di Gneo Pompeo Strabone. 

La città riceve il suo definitivo assetto urbanistico e monumentale in età augustea, quando viene dotata anche della cortina muraria. 

L’impianto urbanistico e il perimetro della cinta difensiva hanno la forma di poligono irregolare con 8 lati. 

Il perimetro ha uno sviluppo lineare di circa 2147 metri. Nella cortina muraria, dotata di torri avanzate, si aprono quattro porte urbiche in corrispondenza delle estremità dei due assi viari principali, il Decumano Massimo e il Cardine Massimo. 

Internamente lo spazio urbano è articolato in isolati organizzati intorno ad un reticolo di strade ortogonali.
La forma ottagonale è condizionata dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio e dalla presenza del fiume Tanaro, che costituisce un naturale elemento di difesa e protezione, e del suo affluente, il torrente Cherasca.

L’impianto urbano rimane invariato fino a tutto il III secolo d.C. quando la città inizia a vivere un periodo di crisi che porta al progressivo abbandono delle infrastrutture e degli edifici pubblici e ad un graduale cambiamento dell’assetto cittadino.

In età medievale i nuovi edifici obliterano progressivamente l’organizzazione urbana precedente e anche le mura di cinta della città, pur mantenendo grosso modo il tracciato ottagonale romano, subiscono continui rimaneggiamenti. 

Esse vengono ulteriormente fortificate con la costruzione di
torri e castelli e il perimetro viene ampliato sul lato meridionale con la conseguente creazione di una nuova porta urbica. 

La parte orientale, invece, a causa della sua vicinanza al torrente Cherasca, è ripetutamente danneggiata e ricostruita. 

Su questo lato viene posizionata una torre, successivamente inglobata nel palazzo vescovile, la cui costruzione determina su questo lato l’ampliamento delle mura.

Il sistematico smantellamento delle mura si verifica nel corso del XIX secolo in seguito alle grandi trasformazioni che hanno interessato l’attuale centro storico cittadino, ed in particolare la realizzazione dei viali di circonvallazione e di piazza Savona.


Area archeologica “La città invisibile”

L’area archeologica offre una significativa panoramica delle trasformazioni urbanistiche subite dalla città in quello che fin dall’età romana era il cuore civile e religioso di Alba.

La città sotterranea - Alba

I resti più antichi consistono in due strutture murarie parallele in ciottoli fluviali e laterizi e nelle basi di cinque grandi pilastri quadrangolari riconducibili ad un porticato, forse con botteghe retrostanti, che si affacciava sul lato lungo meridionale del Foro di Alba Pompeia. 

La città sotterranea - Alba

Esso si sviluppava nello spazio oggi occupato da piazza Risorgimento; era di forma rettangolare ed era attraversato dal cardine massimo, una delle due vie urbane principali, di cui un lungo tratto rimane ancora visibile sotto il Palazzo Banca d’Alba. 

La città sotterranea - Alba

Due porticati lo circondavano sui lati lunghi: quello corto occidentale era occupato da un grande tempio i cui resti, conservati al di sotto del medievale Palazzo Marro, sono mantenuti a vista nell’area archeologica di piazza Pertinace. 

Il lato orientale, invece, era chiuso da un edificio a carattere pubblico, probabilmente la basilica forense, venuto alla luce sotto la Cattedrale.

La città sotterranea - Alba

Lo spazio pubblico romano, persa la sua originaria funzione, in età tardo antica venne dapprima abbandonato e successivamente occupato da modeste abitazioni in legno e da un ridotto cimitero longobardo. 

La città sotterranea - Alba

Solamente qualche secolo più tardi, in piena epoca medievale, tra la fine dell’XI e l’inizio dell’XII secolo, si verificò una rinascita urbanistica dell’isolato, ed in generale della città.

La città sotterranea - Alba

Ne è rimasta testimonianza in una abitazione stretta ed allungata, dotata di una piccola torre (casatorre), la cui tecnica edilizia è caratterizzata dal massiccio reimpiego di conci lapidei provenienti dalle strutture romane. 

La città sotterranea - Alba

Tutta l’area subì una radicale ristrutturazione nella prima metà del XIII secolo quando vennero costruiti due nuovi edifici sormontati da una torre che si affaccia su un’area pubblica. (edifici A e B)


La città sotterranea - Alba


La città sotterranea - Alba

Le torri più antiche sono di dimensioni minori e in pietra, mentre per quelle successive, più grandi, ci fu un massiccio utilizzo del rivestimento e della decorazione fittile.

Originariamente non accessibili al piano terreno, sono caratterizzate da murature spesse 1,50 m che in elevato riducono progressivamente il loro spessore. 


Nel corso del XIV secolo, si affiancò un nuovo edificio quadrangolare allungato (edificio c), con fondazioni in ciottoli disposti a spina di pesce ed elevato in blocchi lapidei, che definiva una sorta di quintana (vicolo molto stretto).



ALBA SOTTERRANEA – Viaggio al centro della città.


Scoprire le radici sotterranee della città in compagnia con un archeologo professionista come lo è la "Luisa Albanese" è stato un viaggio emozionante, ci ha catapultati direttamente nella storia di Alba.

La prima edizione di Alba sotterranea è stata realizzata nell'ottobre del 2011, iniziativa proposta e gestita dall’Associazione Ambiente & Cultura, affidataria del servizio di apertura nei fine-settimana, accoglienza al pubblico, sorveglianza e attività didattica del Museo civico. 


La città sotterranea - Alba
Si tratta di un tour guidato secondo itinerari diversi data per data, ciascuno comprende tre siti del percorso archeologico
cittadino e una tappa conclusiva all’interno del Museo.

Le caratteristiche di tale progetto consistono nell'accompagnamento di un archeologo professionista, nel collegamento di alcune aree archeologiche sotterranee e di superficie del percorso archeologico cittadino e nel ruolo principe del Museo come tappa conclusiva del tour. 

Il progetto ha già ottenuto l’appoggio formale dell’ANA (Associazione Nazionale Archeologi) ed ha il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali".



Un tour affascinante,  ricco di storia e di cultura.



Potrete contattare per eventuali prenotazioni 
al seguente indirizzo:

Direzione del Museo F. Eusebio: 0173 292475 museo@comune.alba.cn.it 
www.ambientecultura.it sezione PRENOTA 




Si ringrazia la Direzione del Museo Fl. Eusebio e gli organizzatori del Festival del Giornalismo Alimentare







Mi trovate anche su  



Pagina di Facebook: 


Twitter : @IvanaMotto_Cleo 

e su Instagram : Ivana_cleo





© Copyright Tutti i diritti sono riservati.






Commenti

Post più popolari