Val Veny: Il Lago e il Ghiacciaio Miage


Lago Miage Val Veny
E dopo la partenza, alquanto avventurosa, delle mie vacanze in Val D’Aosta, visto quello che è accaduto in Val Ferret, il mio soggiorno prosegue al meglio, anche se il tempo è molto instabile, si alternano giorni di pioggia e di sole.

Lago Miage

Se ti sei perso la mia avventura con la frana la trovi in questo articolo: https://ivanamotto.blogspot.com/2018/08/la-mia-disavventura-in-val-ferret-valle.html


Bosco della Val Veny
Ed oggi è una bellissima giornata di sole, ieri sono andata in avanscoperta in Val Veny, salendo fino al Rifugio Elisabetta a 2.168 m, ma arrivata a metà del cammino una forte pioggia battente ha reso le mie foto un po’ tristi, per cui oggi ci riprovo con una giornata super.


La Dora Baltea della Val Veny 
Prendo la corriera da Courmayer, sono le 9.00, il sole è caldo e le montagne sono molto belle, di un verde lussureggiante e son talmente vicine che ho quasi l’impressione che mi vogliano abbracciare.


Val Veny La Dora Baltea
La corriera è comoda e passa frequentemente, vi consiglio di sedere davanti e vicino ad un finestrino per ammirare la valle mentre la si percorre.


La Dora Baltea della Val Veny
Seduta comodamente, riguardo la cartina, oggi desidero arrivare fino al lago del ghiacciaio Miage (Lac du Miage in francesea 2.020 m. e magari, se ho tempo, mi piacerebbe rivedere  la splendida vista che avevo ammirato ieri dal Rifugio Elisabetta Soldini.
Val Veny 

La Dora Baltea della Val Veny
Dopo una mezz’oretta circa  si arriva al capolinea, più esattamente nella località Lieu-Dit Plan De L’Ognan.
Di fronte alla fermata del capolinea  vi è il bar/ristorante Chalet del Miage che accoglie i turisti appena arrivati per una veloce ristorazione, per poi ripartire e riprendere il cammino carichi di energia.


La Val Veny

Il tragitto per arrivare al Lago Miage da prima è su strada asfaltata, poi su sterrato (difficile sbagliare in quanto vi è un ottima segnaletica).


La Val Veny Lago Combal il ponte che divide i sentieri 
Si cammina per una buona oretta, con degli scenari mozzafiato per quanto son belli.


Lago Combal in Val Veny
Le montagne son talmente ripide nelle varie gole che si vedono le ferite delle frane che il disgelo causa frequentemente.


Bar Ristorante Combal
Arrivata al bivio del ponte della Dora Baltea, sotto il lago Combal di un verde pittoresco, la valle si apre, ed il panorama che si ha davanti è immenso.


Bar Ristorante Combal in Val Veny
La strada a questo punto si divide in due, a destra si va per il ghiacciaio Miage a sinistra si va su per il Rifugio Elisabetta, la valle è divisa in due dal lago Combal.


Lago Combal
Prendo il sentiero a destra che conduce al Bar Combal, che non mi ha fatto un gran che impressione, dove prendo  un caffè,
proseguo poi lungo il sentiero che sale sulla cresta della Morena, fino alla cima.


Lago Miage
Arrivata in cima, vedo  il Lago Miage e il suo Ghiacciaio,  è di una bellezza sconcertante, che il panorama che mi appare è ben diverso da quello che avevo immaginato, non ha confronti, è di una bellezza di gran impatto.


Lago Miage
Il lago o meglio i laghi sono tre e non sono posizionati allo stesso livello, uno è più in alto, di un magnifico colore blu/verde, mentre quello del ghiacciaio poco più sotto è di un colore grigio, tutto intorno le montagne lo circondano con una fitta foresta epiglaciale, arbusti, specie erbacee, ma soprattutto gli abeti rossi e i larici che hanno colonizzato i margini del Miage.


Lago Miage
Alcuni alberi, sono alti poche decine di centrimetri e sono i più fragili, perché sono esposti all’azione degli elementi atmosferici.


Lago Miage
Ci sono larici di un età media tra i 50/65 anni che hanno sui tronchi delle ferite, che sono state inferte dal ghiacciaio durante la sua crescita fino agli anni 90, cui poi è seguito un lento declino e il ritiro che tutt’ora è in corso.



La foresta lotta tra due forze che si contrappongono, da un lato il movimento naturale verso valle del ghiacciaio, dall’altra l’apertura delle falesie di ghiaccio, pareti che non sono ricoperte dai detriti, e che tendono ad arretrare a causa del surriscaldamento globale della terra.


Lago Miage
Il livello dell’acqua nel lago diminuisce progressivamente, e questo ha provocato la divisione dello stesso in più bacini separati, e ciò è causato dal surriscaldamento globale e del conseguente lento e generale ritiro del ghiacciai.


pietraie, ghiaia e massi del ghiacciaio Miage
Il Miage non è un ghiacciaio come gli altri, esso si presenta grigio, coperto di detriti, di tipo himalayano.


Lago Miage
Scende lungo tutto il pendio fino
quasi a lambire la Dora Baltea che scorre nella Val Veny.


Lago Miage
Il suo fronte arriva a quota di 1760 metri, molto bassa, se si pensa quanto siano arretrati i ghiacciai alpini in questi anni.


Lago Miage
Questo ghiacciaio al momento è sotto costante osservazione, in quanto anche se è ricoperto di massi, pietraie e ghiaia, questo non lo protegge dalle elevate temperature, soprattutto queste degli ultimi 30 anni che stanno investendo le nostre Alpi.



Sono frequenti dei fenomeni che preoccupano gli scienziati, denominati Calving: “il distacco del ghiacciaio”.


Lago Miage
Questo evento è osservabile è viene studiato  costantemente soprattutto negli ultimi anni per gli aspetti di grande pericolosità legati al crollo degli iceberg nel lago, che causano onde alte anche alcuni metri.


Pietraie, massi e ghiaia Ghiacciaio Miage
Mi hanno raccontato difatti alcuni escursionisti che ho incontrato nel mio cammino, che nel 1996 11 turisti sono stati investiti da un onda innescata dalla caduta di un grosso blocco di ghiaccio e fortunatamente non hanno subito danni gravissimi.


Val Veny sopra al Ghiacciaio Miage
Quindi quando mi sono ritrovata davanti a questo spettacolo, se pur meraviglioso, non ho sottovalutato il pericolo.


Lago Combal Val Veny
Mi sono posizionata sulla sponda opposta (quella più lontana) alla falesia dove la profondità del lago è maggiore e quindi se dovesse cadere qualche masso le onde raggiungono altezze minori.

Lago Miage Val Veny si ringrazia per lo scatto il fotografo Gaspare Gagliano
Mentre sono in alto sopra di lui, inizio a scattare.

Val Veny si ringrazia per lo scatto il fotografo Gaspare Gagliano


DIFFICOLTA’ DEL PERCORSO:

E - Escursionistico
Periodo consigliato:
dal 01/07 al 30/09
Partenza:
Courmayeur - La Visaille (1679 mt.)
Arrivo:
Lago del Miage (2040 mt.)
Dislivello:
303 m
lunghezza:
3.261 m
Durata Andata:
1h15
Segnavia:
12 - 18A




Foto e Testo Ivana Motto Cleo

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