Violenza contro le donne: IO sono mia e lo urlerò fino a che ho fiato in Gola!

Io sono mia e lo urlerò fino a che ho fiato in Gola!


Il 25 novembre è la giornata internazionale  indetta contro la Violenza sulle Donne, e in questi giorni tutti ne parlano.

Come sempre per questa data si aprono dibattiti, se ne parla in tv, nei giornali, ed anche negli ultimi anni anche nel web.

Se sei donna sappi che più o meno tutte hanno subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale.


Dati Istat:
il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila).

Ogni giorno vi è notizia di una donna ammazzata barbaramente, è oramai una piaga sociale; in un'epoca che si professa civilizzata il fenomeno sta raggiungendo dimensioni che definire barbariche è poco.

“Sono Morti Annunciate!”


Ai giorni nostri i rapporti civili tra i sessi sono purtroppo ancora una cosa molto lontana.

I dati statisticamente parlano chiaro, la prima causa di morte e/o di invalidità permanente per le donne fra i 15 e i 70 anni in Occidente è causata da familiari o stretti  conoscenti”, da persone che vivono ogni giorno al nostro fianco. 

Negli ultimi 5 anni si sono registrati più di 1.000 casi di omicidi di donne,  con una media di superiore di circa 200 femminicidi, nonostante la legge del 2013 che ha inasprito le  pene e le misure cautelari.

Purtroppo le statistiche sicure non esistono in quanto le donne che subiscono violenza spesso non denunciano ed ancora meno sono i casi che arrivano davanti ad un Giudice.

Le donne subiscono minacce di ogni tipo, dalle espressioni verbali che quelle  fisiche e psicologiche. 

Come donna anche io ho subito alcuni episodi di questo genere che in qualche modo hanno lasciato il segno. 

Non sono stata immune.

Chissà a quante di voi che mi leggete, avrete ricevuto apprezzamenti a sfondo sessuale quando si cammina per strada, o magari sul posto di lavoro, a me sono capitati.

Si affretta il passo, ci si guarda intorno un po’ guardinghe quando si entra nel portone rientrando alla sera a casa.

La guardia non va mai abbassata, tantomeno nemmeno nei social.

Avendo un blog, una pagina pubblica su fb vengo a volte contattata a sfondo sessuale.

Eppure non pubblico immagini di me con  abiti succinti e tantomeno selfie provocanti e/o seducenti, anzi, cerco di postare un atteggiamento molto sportivo.

Ebbene capita lo stesso e questo a mio dire è violenza!

Violenza, perché  comunque vengo condizionata a non postare una foto di me  vestita da sera, per non dare ulteriore adito.  


In genere, noi abbiamo l’idea della violenza contro le donne che sia soltanto lo stupro, ma  ahimè non è così.

Quello senza dubbio è un reato gravissimo, ma ci sono forme più subdole che si possono subire, la violenza  non è solo l'aggressione fisica, ma include anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, e persecuzioni come lo stalking.

A volte questi comportamenti portano alla conseguenza più estrema, il femminicidio.

La maggior parte delle  donne ammazzate nel 2019 sono state uccise principalmente da mariti,  fidanzati, partner ed ex partner, nella maggior parte dei casi italianissimi.

Questo è dettato dalla frustrazione e/o dalla non realizzazione personale dell'uomo, dovute dalle difficoltà sul lavoro o nella vita; le violenze in genere sono dettate da  motivazioni superficiali per lo sfogo di queste tante insoddisfazioni.

Purtroppo ancora oggi è possibile sentirsi dire che "l'uomo è fatto così" e  "la donna deve lavare i piatti  e deve stare in silenzio, muta e non può prendere alcun tipo di  decisione”

Gli anni '40 sono più che attuali, il fatto che se nostro padre/nonno/zio/cugino/cognato/amico più grande si siano (sempre) comportati in questo modo, non ci autorizza a prendere questa strada  e di accettare che il nostro compagno la prenda:  perché è una strada che porta alla Morte.

 Bisogna avere coraggio ed in una parola semplice: Prevenire.

La prevenzione avviene quando ci accorgiamo che nel rapporto di coppia o in qualunque altro contesto, qualcosa ci induce a pensare che qualcosa stia iniziando a non essere chiara o a non andare nel verso giusto.

Abbiamo delle antenne, come delle piccole vocine che ci dicono: 
Alt fai attenzione, qualcosa non va…. 

L’Amore non deve far male.

Noi Donne dobbiamo imparare ad ascoltarci, il nostro corpo manda dei segnali di allarme e non dobbiamo silenziarli.

Dobbiamo  rispondere ferme e decise dicendo NO QUESTO NON MI PIACE, NON VA! 

quando  quella frase, quelle avance, quel modo di fare non rispetta né la persona né la donna che siamo, il primo passo per evitare brutte conseguenze è mettere dei paletti fermi, ogni volta che ci è possibile, perché "Un uomo che non ci rispetta non ci Ama.”

Un uomo che alza le mani  è una Merda, sempre!!



E dobbiamo essere brave a capirlo al primo schiaffo, alla prima osservazione di disagio!

Bisogna quindi avere il coraggio di dire no e lasciarlo immediatamente e non basta che ci chieda scusa, che ci porti dei fiori, ci porti a cena.

E’ necessario riflettere e capire che la questione è seria, che bisogna subito chiedere aiuto,  rivolgendosi eventualmente ad un centro antiviolenza (ce ne sono in ogni città) o anche presentando una denuncia, perché da sole non è possibile uscirne.  

Sono comportamenti difficili da curare e da correggere.

Serve il sostegno da una struttura  ed  anche un aiuto legale qualificato.






Testo Ivana Motto

Foto Andrea Lupo : Io sono mia e lo urlerò fino a che ho fiato in Gola!




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