VIOLENZA SULLE DONNE



Il 25 novembre è la giornata internazionale  indetta contro la Violenza sulle Donne, e in questi giorni tutti ne parlano.
Come sempre per questa data si aprono dibattiti, se ne parla in tv, nei giornali, ed anche negli ultimi anni anche nel web.
Tutto questo  perché non c’è giorno che non diano notizia di una donna ammazzata barbaramente,  è oramai una piaga sociale, in un'epoca che si professa civilizzata il fenomeno sta raggiungendo dimensioni che definire barbariche è poco.
Ma queste sono tutte  “Morti Annunciate!
Ma perché?
Perché ai giorni nostri i rapporti civili tra i sessi sembrano ancora una cosa molto lontana.
Difatti ogni giorno come, vi dicevo, una donna viene uccisa dal suo aguzzino.
Statisticamente i dati dimostrano che i casi di violenza non sono come si pensa, dovuti da sbandati della triste periferia o da extracomunitari.
I dati statisticamente parlano chiaro, la maggior parte dei casi di violenza fra le coppie non  provengono da persone di culture e paesi diversi,  ma "la prima causa di morte e/o di invalidità permanente per le donne fra i 15 e i 60 anni in Occidente, è causata da familiari o stretti  conoscenti”, da persone che vivono ogni giorno al nostro fianco.
Negli ultimi 5 anni si sono registrati quasi 1.000 casi di omicidi di donne,  con una media di superiore di circa 200 femminicidi, nonostante la legge del 2013 che ha inasprito le  pene e le misure cautelari.
Purtroppo le statistiche sicure non esistono in quanto le donne che subiscono violenza spesso non denunciano ed ancora meno sono i casi che arrivano davanti ad un Giudice.
Come blogger ho avuto modo di parlare con una di queste tante donne,  tramite chat, una sera, una signora,  mi ha raccontato che subiva  violenza da circa un anno dal suo attuale compagno.
Mi ha raccontato che ha subito minacce di ogni genere, è stata spinta, o veniva strattonata, presa a schiaffi, calci, pugni, altre volte è stata colpita con oggetti comuni che si possiede in casa, come piatti posate e bicchieri, il tutto davanti ai figli.
In genere, noi abbiamo l’idea della violenza contro le donne che sia soltanto lo stupro , ma  aimè non è così.
Quello senza dubbio è un reato gravissimo, ma ci sono forme più subdole che si possono subire, la violenza  non è solo l'aggressione fisica, ma include anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, e persecuzioni come lo stalking.
A volte questi comportamenti portano alla conseguenza più estrema, il femminicidio.
La maggior parte delle  donne ammazzate nel 2016 sono state uccise principalmente da mariti, fidanzati, partner ed ex partner, nella maggior parte dei casi italianissimi.
Per non parlare poi dei piccoli episodi di vessazioni quotidiane: donne che non possono uscire perché il marito o compagno glielo impedisce, ragazze che vengono rimproverate perché si vestono in modo secondo loro non adeguato.
Questo è dettato dalla frustrazione e/o dalla non realizzazione personale dell'uomo, dovute dalle difficoltà sul lavoro o nella vita, le violenze in genere sono dettate da  motivazioni superficiali per lo sfogo di queste tante insoddisfazioni.
Purtroppo ancora oggi è possibile sentirsi dire da uomini che "l'uomo è fatto così" e  "la donna deve lavare i piatti  e deve stare in casa".
Gli anni '40 sono più che attuali, il fatto che se nostro padre/nonno/zio/cugino/cognato/amico più grande si siano (sempre) comportati in questo modo, non ci autorizza a prendere questa strada  e di accettare che il nostro compagno la prenda:  perché è una strada che porta alla Morte..
 Bisogna avere coraggio ed in una parola semplice: Prevenire.
La prevenzione avviene quando ci accorgiamo che nel rapporto con un  ragazzo,  conosciuto magari a scuola o nel rapporto di coppia, in un rapporto familiare o in qualunque altro contesto, qualcosa ci induce a pensare che qualcosa sta iniziando a non essere chiaro e per andare verso giusto.
Le antenne di noi Donne dovrebbero alzarsi quando  quella frase, quella avance, quel modo di fare non rispetta né la persona né la donna che siamo, è il primo passo per evitare brutte conseguenze: bisogna mettere dei paletti fermi, ogni volta che ci è possibile, perché "Un uomo che non ci rispetta e che ci picchia non ci Ama."
Un uomo che alza le mani  è uno Stronzo, sempre!!
E dobbiamo essere brave a capirlo al primo schiaffo!
Bisogna quindi avere il coraggio di lasciarlo immediatamente e non serve che ci chieda scusa, che ci porti dei fiori, ci porti a cena.
E’ necessario riflettere e capire che la questione è seria, che bisogna subito chiedere aiuto e  rivolgersi ad un centro antiviolenza (ce ne sono in ogni città) perché da sole non è possibile uscirne e non è possibile curare, non siamo infermiere.
Serve il sostegno da una struttura  ed  anche un aiuto legale qualificato.

Testo e foto Ivana Motto

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