COROCHINATO il Liquore dell'Asinello
Sono
oramai due anni che ho il blog La Mia Fotografia, ho intrapreso questo
viaggio per il piacere di condividere con Voi queste esperienze, io
lo chiamo il mio diario di bordo.
Essendo frequentemente in Liguria è come se salpassi ogni volta su
una barca per iniziare una nuova avventura e potervi raccontare le
tante curiosità di cui vengo a conoscenza con articoli e
servizi fotografici.
Non sempre però è così semplice poter partecipare ed
ottenere l’accredito ad alcuni eventi, come per esempio l’ultimo il
Festival Sanremo 2018 le difficoltà ci sono state, e solo con molta
determinazione ed un po’ di fortuna sono riuscita nel mio intento.

Per fortuna ci siete Voi che mi aiutate in questo,
e scrivendomi tramite posta o messaggistica, mi informate sulle
novità e per questo Vi ringrazio tantissimo.
Ora
vi racconto di cosa si tratta.
Come ben sapete, da circa da un paio d’anni, sono una
pendolare, e mi divido fra due città che amo molto, Torino e la
bellissima Genova Pra’.

Ebbene,
ricordate la giornata del Pestoday?
Mentre passeggio lungo la via pedonale di Via Fusinato, proprio
nel cuore dell’antico borgo di Pra’, tra saluti e qualche chiacchiera con
amici che rivedo con piacere, mi soffermo ad ammirare, una bellissima vetrina,
quella della Famiglia Allara Vini che per la Santissima
Pasqua è addobbata a Festa.
Sgrano
gli occhi per guardare meglio, i vetri purtroppo procurano un fastidioso
riflesso per questo, entro e chiedo alla signora gentilmente: “Buongiorno, è
possibile fare due foto alla sua vetrina?”
La
signora immediatamente mi riconosce: “Ma Lei è la blogger/fotografa di Pra’!
Entri, entri pure”
E così, iniziamo a conversare piacevolmente.
Mi guardo intorno, il suo negozio è ben arredato, ben allineate
sugli scaffali, tantissime bottiglie di vino pregiato e sul gran
bancone sono esposte tantissime uova di Pasqua, sembra una
bomboniera dai colori gialli e rosa.
La conversazione si interrompe entrando quando entra un cliente e
chiede una bottiglia di Corochinato.
Fra
me e me mi chiedo, che cosa è il Corochinato?
Lei
dallo scaffale prende una bottiglia e guardo con curiosità l’etichetta, vi è
rappresentata un immagine di un contadino ed un asino.
Uscito
il cliente con la sua bottiglia preziosa, le chiedo che cosa sia.
Rimane
sgomenta a sentire questa domanda e con enfasi mi dice:
“Non
conosci il Corochinato quello
dalla famosa bottiglia dell’ASINELLO?”
Rispondo : “No, non ne ho mai sentito parlare”
Prende dallo scaffale un'altra bottiglia e la mette sul
bancone:
“E’ il tipico aperitivo genovese, un vino aromatizzato
da 16 erbe, il Corochinato, e noi
un’azienda di Prà, la Famiglia Allara
Vini, lo produciamo da circa una trentina d’anni.
Mi spiega che cosa rappresenta la particolare etichetta
che raffigura un uomo in costume tradizione che a piedi con il suo asinello ha
sulla soma una doppia cesta.
“Questo è un chiaro richiamo alla tradizione ed alla località
di Coronata dove sulle sue colline venivano coltivate le pregiate uve.
Il vino veniva caricato sulla some dell’asino mentre l’uomo
rappresenta il personaggio di Pacciugo, protagonista di una leggenda ambientata
proprio nella zona del Santuario di Cornigliano.
Rifletto e le dico: “Ma i bar a Pra’ non mi hanno mai proposto questa specialità
Praese”.
E con rammarico lei mi risponde: “E son tante le
cose che a Pra’ non vanno, una di queste è proprio questa, le nostre bottiglie
sono commercializzate all’estero, e grazie ad una ns. campagna
promozionale, che inizia adesso prendere piede anche nelle migliori caffetterie
di Genova Centro, puoi degustare l’aperitivo al Bar della Marchesa.
Il Corochinato è da sempre lo storico aperitivo dei Genovesi,
il suo nome indica due ingredienti essenziali del Vermut di Genova”.
Penso che strana combinazione da poco ho visitato una Casa
Piemontese che produce da anni il Vermut e non sapevo che esistesse anche qui
nella mia bellissima Pra’.
Mi racconta: “Fin dall’inizio, nel 1886 il vino
bianco di Coronata unito alla corteccia di china che gli dona quel
particolare retrogusto amarognolo ha conquistato intere generazioni di
Genovesi.
Era solito prenderlo al bar e degustarlo con la
focaccia genovese.
Il suo segreto del suo gusto è rotondo ed armonioso, grazie ad una miscela di
una ventina di erbe e spezie preziose, tra le quali l’assenzio, il cardo, la
genziana, il timo, l’origano, la cannella.
Sapientemente dosati secondo una formula che da oltre
130 anni ad oggi la nostra famiglia Allara non ha cambiato.
L’unica differenza è che al posto del vino di Coronata, che aimè oggi è
scomparso, è stato inserito il bianco Cortese delle Langhe Astigiane; ma il
metodo di preparazione e le erbe sono le stesse di allora.
L’enoteca “Vini Allara” ne ha acquisito i diritti di produzione e commercio di questo
superbo prodotto che si può apprezzare sia come aperitivo che come digestivo”.
Chiedo se è possibile degustare questo Vermut, vista
l’ora, si potrebbe fare un aperitivo acquistando un pezzetto di focaccia, dalla
panetteria a fianco.

Un vero peccato, in compenso mi son portata via
questa pregiata bottiglia ed ogni tanto quando sono nella mia amata Pra’ ne
gusto con piacere.
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