Certosa Reale di Collegno - Follia in Fiore 2018
Si è appena conclusa la XI edizione Follia in Fiore 2018, la mostra
mercato dedicata a piante e fiori ornamentali; una fiera allestita sotto
i magnifici portici e i chioschi secolari della Certosa Reale di Collegno.


La manifestazione è promossa dal Comune di Collegno, con la «Nuova Società Orticola del Piemonte», che nasce da un unione di un gruppo di persone, accomunate dal profondo interesse professionale o amatoriale per la botanica e per l’arte dei giardini.
Non avevo mai avuto occasione di vedere la Certosa Reale, ma ho sempre sentito parlare di questo luogo in cui, a partire dalla seconda metà del XVII secolo, i padri certosini studiavano, meditavano e coltivavano erbe officinali e che nel corso dell’Ottocento fu poi trasformata in una delle più grandi strutture psichiatriche d’Italia.

Arrivata parcheggio l’auto ed entro nella Villa: colpiscono i suoi bei portici ed il suo immenso parco, di circa 400.000 m², che è attraversato da viali alberati costituiti da antiche specie arboree, ed al suo interno vi sono adibite delle strutture sportive, ricreative, per il tempo libero e il relax.
Il parco, nella stagione estiva, viene anche utilizzato per eventi culturali ed anche per spettacoli musicali.

Mi sono aggirata tra le bancarelle curiosando, ammirando i
bellissimi fiori, fra rose, orchidee, tillandsie, cactacee, piante da orto e
aromatiche, piante acquatiche e bellissime calle, tutto il meglio
per arricchire ed abbellire giardini, balconi e terrazzi.

Ad un certo punto, vedo due Nobildonne, si proprio delle “Dame della Regina”, vestite in epoca settecentesca (1750) passeggiare tra la folla.

Bellissime nei loro vestiti, anche se un po’ ingombranti, si fanno largo tra i tanti curiosi; al loro passare tutti si spostano ed apprezzano le loro belle figure, con le immancabili richieste di foto e selfie.


Ma di che cosa si tratta?
Si deve sapere che negli aulici spazi dell’Aula Hospitalis della Real Certosa di Collegno, avveniva la
preparazione dei medicinali.
I Certosini son famosi per la loro abilità, difatti è risaputo che
per tradizione, ogni monastero al suo interno aveva un "fratello
erborista" o “speziale”.
Grazie allo studio, all’evoluzione e del fiorire di molte teorie,
tra il 17^ ed il 18^ secolo si ha una vera e propria rivoluzione nel campo
della cosmesi, le piante acquisiscono il loro inestimabile valore, l’eccesso e
l’apparire contano più dell’essere e quindi se ne
diffonde l’utilizzo sia per cura della persona, che per bellezza.

Sempre in questo periodo la classe borghese si distingue dal proletariato
per la pulizia e lo scrupolo dell’igiene, mentre nel secolo precedente la
semplice acqua era addirittura considerata pericolosa; il commercio della
profumeria prende il via, sempre si utilizzano essenze e preparati
cosmetici, in particolar modo la polvere di Cipro.
"Patrick Suskind " Il profumo"Migliaia di odori si ammassavano tra i suoi abiti, l'odore della pietra, della sabbia, del muschio e perfino della salciccia mangiata settimane prima, ma un unico odore era assente: il proprio"
Entro nelle due stanze adibite alla farmacia, l’ambiente è un po’
cupo perché poco illuminato, le sale sono affollate di gente che accorsa
per l’evento.


Alcuni rievocatori, spiegano ai visitatori, che a quel tempo chi aveva problemi di salute si recava fiducioso dai Padri Certosini, per avere qualche rimedio medicamentoso che potesse dare loro sollievo; loro clienti erano soprattutto i Nobili che, per la cattiva alimentazione, prevalentemente a base di carni rosse e selvaggina, soffrivano di gotta.
Nel corso del pomeriggio, altre scene sono state interpretate dai rievocatori, in cui la bella dama, sofferente svenimenti, e malori veniva visitata e poi curata con i salassi; gli spettatori affascinati, al termine della recita, applaudivano fragorosamente.
Tra una rappresentazione e l’altra la sala si svuota; io mi
guardo intorno ed osservo gli arredi della stanza:



Un video La Certosa Reale di Collegno
Testo Foto Ivana Motto
Pagina di Facebook: Blog La Mia Fotografia
Si ringrazia L'Associazione Le Vie del Tempo per la loro disponibilità a posare per me.
Le foto possono essere visionate cliccandoci sopra a schermo intero.
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