Una Notte di Fuoco in Valle Susa


Da domenica 22 Ottobre brucia la Valle Susa nel Torinese e ad oggi non si arrestano le fiamme.
L’incendio di vaste proporzioni ha colpito le borgate di Rubiana, di Caprie e di Bussoleno; al momento si hanno notizie che alcuni focolai stanno raggiungendo le zone di Celle e la zona alpina del Rocciamelone.
Fortissimo è l’odore di bruciato che si avverte in questi giorni nella città di Torino e da ieri un cielo che non si comprende se è fumo o è nuvoloso.


Le fiamme hanno raggiunto i 2000 metri di quota, complice la forte siccità di queste estate e dal forte vento Foehn (con raffiche fino a 80 km/h) di domenica, che ha alimentato i focolai e il propagarsi degli incendi.
Il fuoco ha bruciato più di 1000 ettari di bosco e di prati.
I vigili del fuoco sono impegnati senza soste nelle operazioni di spegnimento e nella zona sono impiegati due Canadair e alcuni elicotteri.
Cinquanta persone dalla borgata Rossero di Chianocco, sono state evacuate in via precauzionale e si sta cercando di contenere i danni.


Questo è quello che si legge da diversi giorni sull’incendio della bella Valle Susa, non posso fare a meno di pensare in quanto rimango molto colpita dalle notizie preoccupanti che ricevo anche da amici che abitano su in valle.
Per cui decido di fare un sopraluogo per documentare la situazione.


Telefono al Corpo Volontari AIB Piemonte che affiancano le operazione dei Vigili del Fuoco e fisso un incontro con un loro responsabile (ieri 25/10/17)  nel tardo pomeriggio.
Mentre percorro l’autostrada Torino-Bardonecchia il fumo è ben visibile sulle montagne, si nota una scia lungo il versante che scende giù a valle dall’odore acre.


Arrivo a Susa intorno le 19.00; sono leggermente in anticipo all’appuntamento, per cui ne approfitto per fare un giro in paese; è già buio per le vie del centro, i bei negozi  illuminati mostrano  i loro migliori prodotti e la gente del posto si affretta per fare gli ultimi acquisti per la cena.


Guardo l’ora, sono le 19.30, così mi dirigo in piazza della Repubblica, per l’appuntamento con il signor Renato che arriva con la camionetta dell’Aib.
Dopo le dovute presentazioni, mi fa salire sulla furgonetta perché l’aria è pungente, e mi racconta gli avvenimenti di questi giorni che sono stati particolarmente impegnativi.


“Su a Rocciamelone il fuoco è contenuto, ma non è spento, ci sono molti focolai nelle borgate di Tour, Trucco, Monpantero, Chiamberlando, Celle, nei comuni di Bussoleno, Caprie, un intera vallata in fiamme! Un Disastro! un vero Disastro!”
Mentre mi parla lo guardo ha gli occhi lucidi un po’ arrossati, ha la divisa che odora di fuliggine, per le tante ore di lavoro in mezzo al fuoco, si vede che è stanco.
Mi racconta “Sono tre giorni che lavoriamo no stop insieme ai Vigili del Fuoco e si dorme solo qualche ora, giusto tempo per rimettersi in forza, poi siamo sempre qui, a contenere le fiamme.”

Lo lascio parlare, è desideroso di esternare quello che sta vivendo, come se si volesse alleggerire da un grosso peso.
Prosegue: “ I Canadair fanno quello che possono, domenica per il forte vento hanno dovuto prelevare l’acqua dal lago di Viverone perché impossibilitati dalla nebbia su al Moncenisio, non c’era visibilità, questo ha causato l impossibilità di intervenire immediatamente e il propagarsi degli incendi.

Inoltre per avere i dovuti permessi ci vogliono ore, perché possa alzarsi in volo un Canadair, la burocrazia è lenta, le prefetture si devono mettere d’accordo e passano le ore, che per noi sono importanti per il nostro lavoro, bisogna fare in fretta specialmente in queste circostanze.”


Le chiedo: “Renato è possibile vedere alcune zone per documentare la situazione?
Risponde: “Io per oggi ho terminato! Risalgo domani mattina alle 4.30”
Nel frattempo la radio si accende, parla il coordinatore della CRI e chiede a Renato se si può salire, se la strada è in sicurezza, devono consegnare dei panini ai volontari che sono  su in quota.
Renato risponde :”La strada al momento non è percorribile perché stanno scendendo a valle le squadre che hanno finito di lavorare, ma fra un mezz’ora si potrà risalire” e aggiunge “ possono salire scortate con le prossime squadre di lavoro”.


Nel mentre chiede se possono portare un'altra persona con loro, e confermano di si.


Così parto con la Croce Rossa Italiana di Bussoleno.

Alla guida la signora Renata è affiancata dalla signorina Monica, si inizia a chiacchierare mentre si sale sulle impervie montagne.


La strada è stretta, curve a gomito, notte fonda, solo i fari della furgonetta illuminano i boschi che sembrano spettrali,  il fumo, che a tratti incrociamo, talmente è fitto  da sembrare nebbia, ed invade con il suo odore l’abitacolo della vettura, si fa fatica in alcuni punti a respirare, gli occhi bruciano ed iniziano a lacrimare.


Quando ad un certo punto mentre saliamo, una coppia di bellissimi caprioli invadono la carreggiata e si fermano davanti a noi, sono disorientati ed impauriti, non sanno dove andare.
Si prosegue si fanno altri incontri lepri, uccelli ed anche un grosso cervo.



Finalmente, dopo un ora di viaggio, raggiungiamo la prima borgata è Chiamberlando, vediamo i Vigili del Fuoco in azione insieme ai volontari della AIB Piemonte, sono tutti ragazzi giovani, ed armati di lance idriche cercano di contenere il fuoco.

IL FUOCO ARDE VICINO A UNA BAITA

Scendiamo dalla furgonetta e le crocerossine iniziano subito a consegnare i panini e l’acqua, mentre io inizio a guardarmi intorno.


Chiedo: “ Ma dove è il fuoco?
Risponde un vigile: “E’ qui sotto, vuole vederlo? Non me lo faccio ripetere due volte.

Mi passano un casco e percorro il sentiero con uno di loro.


Il fumo è penetrante, acre, vedo gli alberi a distanza di qualche metro sono investiti dalle fiamme, rimango folgorata dalla visione, il crepitio delle scintille, lampi di fiamme che investono il tutto il sottobosco, quando vedo la squadra al lavoro per domare il fuoco, io sono quasi bloccata, sembra un immagine apocalittica.
Uno di loro mi chiede: “tutto bene signora? E’ la prima volta che vede il fuoco?”
“Si da così vicino si è la prima volta.”

Le fiamme mi hanno quasi ammaliato mentre riprendo foto e video.

Il sottobosco bruciato

Il sottobosco bruciato



VIDEO



Ringraziamenti : 

Corpo AIB Piemonte 

pagina Facebook CorpoAIBPiemonte 

Signor Renato Bruno


Croce Rossa Italiana di Bussoleno 


pagina Facebook : Croce Rossa Italiana 

la signora Renata e la signorina Martina


Testo e foto video Ivana Motto 

Pagina Facebook : Blog La Mia Fotografia



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