Maltempo: Nubifragio in Valle d'Aosta, evacuate 52 persone

Da qualche giorno sono in vacanza presso il comune di il Comune Cervinia, mentre sono in un bar a far colazione, la titolare mi informa che a causa di un nubifragio del 02 agosto un piccolo laghetto adibito alla pesca delle trote, era stato gravemente colpito e distrutto, a causa di una frana di un nevaio.


Incuriosita cerco qualche notizia in più sul web e un articolo dell’Ansa riporta:

Maltempo: Nubifragio in Valle d'Aosta, evacuate 52 persone



Bomba d'acqua a Valtournenche. Colata detritica sopra Aosta


Dei 52 evacuati ieri sera dopo il nubifragio a Valtournenche sono quattro le persone 
(ospiti di una colonia) che rimarranno fuori casa anche questa notte. Lo ha riferito all'ANSA il sindaco Deborah Camaschella. "L'emergenza sta rientrando, ma il lavoro ancora da fare è molto e fortunatamente stiamo operando bene in collaborazione con le strutture regionali della Protezione civile", ha spiegato.

Il Comune di Valtournenche chiederà alla Regione lo 
stato di calamità, ha confermato Camaschella.

"La nostra è una terra ferita - ha spiegato - i danni sono tantissimi, la bomba d'acqua ha portato a valle migliaia di metri cubi di colate, anche molti privati sono stati fortemente danneggiati".
Regione, test positivo per opere protezione - Il nubifragio di ieri "ha permesso di testare positivamente le opere di protezione che sono state realizzate negli anni, in particolare per i torrenti Comboé e Arpisson nel Comune di Pollein, Les Laures nel Comune di Brissogne e Grand Valley nel Comune di Saint-Vincent". E' questo l'esito di una riunione, convocata dal presidente della Regione Pierluigi Marquis, svoltasi oggi in Regione alla quale hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Stefano Borrello, il sindaco di Pollein, Angelo Filippini, il capo della Protezione civile, Silvano Meroi, il comandante dei Vigili del Fuoco, Salvatore Coriale, il vicecomandante del Corpo forestale della Valle d'Aosta, Marco Blondin, la responsabile del Centro funzionale regionale, Sara Ratto. Deborah Camaschella, sindaco di Valtournenche, era in collegamento telefonico. Per il suo comune in particolare sono stati esaminati "gli interventi che dovranno essere messi in atto di difesa spondale del torrente Marmore e di disalveo sugli affluenti". Altri interventi di ripristino della funzionalità idraulica sono in corso in queste ore.


Violento nubifragio nella serata di martedì - Un violento nubifragio che si è abbattuto sulla Valle d'Aosta nella serata di oggi ha causato diversi disagi in varie zone della regione. In particolare a Valtournenche, sotto l'abitato di Breuil Cervinia, l'improvviso riempimento degli affluenti del torrente Marmore ha creato una sacca d'acqua che defluisce molto lentamente. In via precauzionale sono state evacuate 52 persone che risiedono a valle. "La situazione è ora sotto controllo - ha spiegato il sindaco Deborah Camaschella - non sono previste altre piogge quindi dovremmo essere fuori pericolo".


Tanta paura ma nessun danno a persone anche a Pollein, paese della cintura di Aosta, dove una colata detritica staccatasi dalla zona di Morion, sopra Pollein, è scesa riversandosi nel torrente Comboèche attraversa l'abitato. "Fortunatamente la colata è stata fermata dalla briglie contenitive (costruite dopo l'alluvione del 2000 ndr) - ha riferito il sindaco di Pollein, Angelo Filippini - domani provvederemo alla pulizia, la situazione è monitorata". Le precipitazioni sono ora cessate e "la situazione tende progressivamente alla normalità", riferisce la Centrale unica di soccorso.

L’indomani decido di far visita al quel laghetto di trote. 

Prendo il sentiero che costeggia il fiume Marmora, passando dai campi da golf, al fondo in lontananza, si vede un enorme cantiere in cui ferve il lavoro.


Ruspe e camion fanno avanti e indietro per liberare il torrente ostruito dalla frana; guardo il laghetto, l’acqua è color solo fango e un cartello “Pesca alla trota” storto, mi mette tristezza.


Incontro il signor Marco, gestore della Baia delle Foche, così si chiama l’azienda che con le lacrime agli occhi mi racconta la sua storia.



Martedì sera intorno alle 19.30 il nevaio si è staccato crollando nel fiume ed ostruendolo.
Tutto quello che ho investito 30.000 euro sono stati spazzati via in 5 minuti.
Avevo ripopolato il laghetto con 5.000 avannotti (di trote e storioni) un mese fa, per la bella stagione; ora non c’è più nulla.
Tutto è andato perso, spero che il Comune mi dia una mano a rimettere a posto e ripartire, per quest’anno pero la stagione è ormai persa.



Fortunatamente, grazie all’immediato intervento del signor Serra Alessandro che con la sua ruspa, ha liberato prontamente la sera stessa il fiume, a quest’ora non avevo è stato possibile salvare le strutture, altrimenti non avrei nemmeno più i chioschi della Baia delle Foche”.



Mi serve una birra e penso a quale sfortuna sia andato incontro il signor Marco che è arrivato da Modena per lavorare in questo posto cercando di risollevare le sorti di una attività che da tempo era chiusa.

Spero realmente che riesca a far ripartire al meglio questa azienda inserita meravigliosamente in una località di una bellezza unica.



Testo e Foto : Ivana Motto
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