Avigliana: un luogo meraviglioso da scoprire a pochi km da Torino

 

Castello di Avigliana - Torino


Una passeggiata ad Avigliana a 20 km da Torino

Situata in un anfiteatro morenico naturale a circa 20 km da Torino, Avigliana è un importante comune della Bassa Valle di Susa, sicuramente il più popoloso ed economicamente più sviluppato.

Sacra di San Michele - Sant'Ambrogio di Torino

La Sacra di San Michele, un autentico gioiello di epoca medievale situato alle pendici del Monte Pirchiriano, un complesso architettonico religioso di grande vanto per l’intera Valle di Susa.

Laghi di Avigliana - Torino


Il Parco Naturale e i Laghi di Avigliana offrono una grandissima varietà faunistica e floreale da poter scoprire e ammirare. Lo scopo dell’istituzione di questo parco non fu però solamente quello di preservare il territorio e gli esemplari animali e vegetali che vi si trovano, ma anche quello di integrare natura e quotidiano della popolazione del posto. Ecco perché sono stati predisposti numerosi sentieri, strutture di apprendimento come l’ecomuseo della pesca, cartine e percorsi che possano offrire agli abitanti e ai viaggiatori un’esperienza di simbiosi con il Parco Naturale. L’offerta è stata pensata per tutti, ma in particolare sono state istituite proposte didattiche per le scuole con visite guidate fatte appositamente per gli studenti, affinché possano conoscere ed apprezzare il territorio.

 

Laghi di Avigliana sono antichissimi. Si sono infatti formati durante le due ultime grandi glaciazioni preistoriche (una avvenuta 230.000 e l’altra 120.000 anni fa). Questi due laghi al centro del Parco Naturale, oltre ad offrire una grande varietà faunistica (volatile in particolare, per gli appassionati di bird-watching) offrono uno splendido panorama fatto di magnifici colori che cambiano nelle diverse ore del giorno.




Curiosità

VIAN-A VILAN-A - Storia di Avigliana
Narra la leggenda che Avigliana in tempi molto lontani, sorgesse là dove si trovano ora i due laghi e che fosse un borgo ricco e fiorente. I suoi abitanti però erano famosi per la loro malvagità, poco inclini al rispetto dei loro simili e soprattutto incuranti dei loro doveri verso il Creatore. Una piccola Sodoma dove tutto era lecito ed i poveri venivano scacciati impietosamente. Così il Signore volle metterli alla prova e si presentò sotto le spoglie di un mendicante. Bussò ad ogni uscio ed implorò un pò di ristoro. Venne respinto e maltrattato a conferma della cattiveria e dell'egoismo che albergava in quegli animi. Solo una povera vecchia, che abitava in un misero casolare e viveva di stenti, lo accolse e lo sfamò con l'ultimo pezzo di pane che aveva nella dispensa. Fu in quella notte che tragicamente si compì il destino di quei miserabili egoisti, condannati dalle loro malvagità. Tra lampi, tuoni e terrificanti scosse sismiche si aprirono due voragini spaventose nel terreno, la cittadina fu inghittita dalle acque. Alla luce dell'alba la cittadina non esisteva più e al suo posto si erano formati due ampi e profondi laghi, molto belli, divisi da una piccola striscia di terra su cui era rimasta la povera casa della vecchietta misericordiosa che fu l'unica superstite del divino castigo. Da quì il detto: «Vian-a vilan-a per sua bontà l'è perfondù». 

(Tratto da: Muntagne Noste 1999 - CAI Val Susa e Val Sangone)


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