L'Alba in Valle Po - Oncino prov. di Cuneo

Chiesa di Santo Stefano (Oncino)

"In India si dice che l'ora più bella è quella dell'alba, quando la notte aleggia ancora nell'aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l'uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa. 
Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma «non sono due». 
Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti, ma che nell'amore diventano Uno".



Storia:  Chiesa di Santo Stefano (Oncino)

Anticamente sul sito dove sorge la chiesa esisteva il castello dei nobili Saluzzo e quando questo venne abbandonato gli abitanti dell'antico borgo decisero di utilizzare la sua posizione per la nuova parrocchiale, in sostituzione di quella precedente che era stata distrutta da una slavina.[1]

L'atto formale di compravendita tra i Saluzzo e la comunità venne firmato nel 1655 e alcune fonti datano allo stesso anno la consacrazione della chiesa, officiata dal vescovo Carlo Piscina.[1] Altre fonti attribuiscono alla stessa famiglia Saluzzo la decisione di erigere la chiesa ed in seguito di farne cessione alla comunità.[2]

Nel XVIII secolo la torre campanaria fu oggetto di vari lavori; venne dipinta una grande meridiana sulla sua parete a sud, venne sopraelevata e vi venne sistemato un orologio.[1]

Nel XX secolo fu costruita una nuova canonica accanto alla chiesa, il precedente portale di accesso venne chiuso e ne venne aperto un altro su una parete laterale, inoltre venne aggiunta una nuova campana al castello del campanile.[1]

Durante lavori di ristrutturazione vennero individuati i segni di antichi muri che in origine dividevano i saloni del castello Saluzzo poi uniti a formare la navata della chiesa. Nel 1932 vennero apportate migliorie come nuovi infissi, nuove decorazioni e nuovi arredi interni poi, nel 1944, furono restaurati la canonica, la sacrestia, la torre campanaria e l'intera chiesa.[1]

Nella seconda parte del secolo vennero sostituite alcune campane, fu posata una nuova pavimentazione in legno nella sala e, nel 1968, oltre alle lapidi già presenti in memoria dei caduti durante i conflitti mondiali, accanto alla chiesa venne eretto un monumento ai caduti di tutte le guerre.

Gli ultimi interventi sull'edificio sono stati realizzati nel 2014, quando si è restaurato in particolare il campanile, con la sua ritinteggiatura completa e col ripristino dell'aspetto originale della meridiana.

Nella chiesa sono conservate reliquie di Santo Stefano.[3] Fonte Testi Wikipedia





ALBA. E' il periodo intermedio fra la notte e il pieno giorno. Ha inizio al primo chiarore nel cielo, culmina con l'aurora e termina con la levata della stella a cui il pianeta appartiene (nel nostro caso ovviamente il Sole), il momento nel quale il bordo del disco solare compare sopra l'orizzonte. L'alba corrisponde al crepuscolo mattutino e precede la levata del Sole, e, quindi, come per il crepuscolo, possono definirsi tre tipi di albe: l'alba astronomica, l'alba civile e l'alba nautica. I limiti fra le diverse fasi dell'alba si misurano con la depressione angolare del centro del disco del sole rispetto alla verticale locale (zenit): la notte termina quando la depressione è di 108° (18° gradi sotto il piano dell'orizzonte); l'alba astronomica termina quando la depressione è 102°; quella nautica termina con la depressione di 96° e l'alba civile con la depressione di 90,5°. Solo a questo punto si verifica la levata del Sole e in questo istante in media il bordo superiore del disco solare compare all'orizzonte. 
All'alba i colori del cielo circostante il Sole sono di solito diversi da quelli del tramonto e questo principalmente perché c'è una minore quantità di particelle sospese nell'atmosfera al mattino, di solito più freddo e meno ventilato rispetto al pomeriggio/sera.



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