Alla scoperta della Valle Varaita
Sampeyre, frazione Torrette, Casteldelfino, Pontechianale, Chianale, Bellino; il Rifugio Alevè, Rifugio Melezè e il Rifugio Bagnour.
Sono in Valle Varaita per fotografare lo splendido scenario in una spettacolare cornice paesaggistica in veste totalmente invernale.
Dopo la bella nevicata dei giorni scorsi, la valle si presenta ai miei occhi completamente imbiancata.
Era da tempo che volevo salire e ritornare nei luoghi, dove da ragazza, proprio in Val Varaita, avevo partecipato come navigatrice ad alcune gare di rally, a Pontechianale.
Finalmente passerò due giorni su per i monti, in completa solitudine, è sono straconvinta che sarà un fine settimana splendido.
Casteldelfino - Prov. Cuneo - Valle Varaita - Italy |
Prima di partire, un ultima occhiata agli zaini, per assicurarmi che non manchi nulla; chiudo la porta di casa ed esco… mi rendo conto che sono veramente felice.
Parto da Torino verso le 7 del mattino, il nuovo giorno fa capolino, percorro la tangenziale che albeggia e vedo la magnifica vista sui monti; tutta la catena alpina è innevata e il sorgere del sole colora le montagne di un rosa acceso.
E’ una vista magnifica.
Salgo così su in montagna accompagnata fortunatamente da una bellissima giornata di sole.
Le strade lungo tutto il percorso sono scorrevoli e non ho fretta di arrivare, per cui arrivo verso le 9 a Sampeyre e mi concedo un cappuccino e brioche per colazione.
La mia destinazione finale non è lontana, dista a mezz’ora da Sampeyre ed è Pontechianale.
Come primo giorno ho intenzione di visitare tutti i suoi paesini ed successivamente, il giorno dopo, i suoi rifugi, questo per permettermi di poterla riscoprirla al meglio in così poco tempo che ho a disposizione.
L’itinerario che ho pianificato prevede di visitare seguenti comuni o frazioni: Sampeyre, frazione Torrette, Casteldelfino, Bellino, Chiazale, Pontechianale e Chianale; il Rifugio Alevè e il Rifugio Bagnour.
Arrivo intorno alle 10:00 al Rifugio Alevè, dove pernotterò questa notte.
Gestito, con mia sorpresa, da un giovanissimo ragazzo di soli 28 anni, Luca.
Pur essendo così giovane è molto preparato e sa accogliere i propri ospiti mettendoli a proprio agio.
Il Rifugio è comodo, ai piedi del più grande bosco di pini cembri d’Europa, ed è un punto storico di partenza per effettuare il Giro del Viso.
Il nome del rifugio deriva dal Bosco antistante: Alevè.
Il termine Alevè deriva dall’occitano e difatti significa “Bosco di pini Cembri”.
La Valle è famosa proprio per i suoi magnifici pini.
Lascio Luca al suo lavoro, mentre io parto per visitare la Valle.
Il sole è alto quando arrivo alla frazione Castello di Pontechianale, parcheggio l’auto e mi dirigo verso la diga, il lago è ghiacciato, attraverso la metà del ponte e rimango incantata.
In lontananza si vede il comune Pontechianale incastonato tra le splendide montagne, non posso che iniziare a fotografare.
Pontechianale è l’ultimo comune prima di sconfinare in Francia, sito a 1600 metri di quota in Valle Varaita.
A Pontechianale vi sono anche ben 5 impianti di risalita e oltre 20 km di piste battute a cui si aggiungono 10 km per il freeride assistito.
Quindi se avete intenzione di salire in Valle non dimenticate non solo sia gli sci d’alpinismo e quelli da fondo ma anche le racchette da neve, ci sono splendidi itinerari da scoprire.
Il primo giorno l’ho dedicato così alla scoperta dei piccoli comuni e frazioni; le immagini sono corredate da didascalie, per avere la giusta indicazione dei luoghi, potete aprirle e visionarle meglio.
Il secondo giorno l’ho dedicato al trekking con le ciaspole per arrivare fino al Rifugio Bagnour a 2027 metri, in un bellissimo itinerario con le racchette da neve.
Il bosco di pino cembro dell’Alevè in val Varaita è ricco di interessanti spunti naturalistici e di paesaggi alpini che compongono la riserva della biosfera dell’UNESCO riconosciuta al Monviso.
L’itinerario da me intrapreso inizia così, la domenica mattina, partendo dal Rifugio Alevè, che si trova nella frazione di Castello Pontechianale, a 1600 di quota per arrivare al Rifugio Bagnour a 2027 metri immerso in una valle rigogliosa è splendida.
Il paesaggio che è molto bello, l’aria è fresca è pulita; si ciaspola lungo un sentiero ricco di boschi di faggi e larici, fino ad immergersi nella cembreta che, per estensione, risulta essere la più estesa delle Alpi.
Fraz. Castello Pontechianale - Prov. Cuneo - Valle Varaita - Italy |
La neve l’ho trovata un po’ ghiacciata fino alla metà del percorso, per via del vento gelido della notte precedente, ma salendo, quasi arrivando al Rifugio Bagnour la neve era molto più farinosa, e le temperature erano gradevoli.
Dopo circa due ore di cammino sono arrivata al Rifugio è sono stata accolta da Livio e da Elisa.
Persone semplici che mi hanno saputo accogliermi come una vecchia amica.
Dal loro modo di fare sono stata rapita, mi sono trovata subito a mio agio.
Parlando con loro ho percepito la grande passione che li accomuna. La vita in rifugio non è semplice, non hai tutto a portata di mano, ci vuole un pizzico di coraggio è tanto spirito di adattamento.
Rifugio Alevè
50 coperti
9 camere attrezzate di letti singoli e a castello
Per un totale di 47 posti letto.
PRENOTAZIONI:
Luca 347.7672234
info@rifugioaleve.it
Rifugio Bagnour
25 coperti interni - 70 coperti esterni
20 posti a dormire suddivise:
1 camera da due posti letto
1 camera da 4 posti letto
1 camerone con 14 posti letto
PRENOTAZIONI:
Livio Martino e Elisa Tosco
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