Il "Farò" di San Giovanni è caduto dalla parte giusta
Ieri sera, verso le 20.30 uscii di casa presi la bici e mi
recai in centro, faceva ancora caldo, ma volevo vedere il falò di San Giovanni.
Arrivata nella piazza Castello vi trovai moltissima gente,
al centro del piazzale una grande pira di legna da ardere su cui si innalzava
il simbolo della Città di
Torino, la Sagoma di un Toro.
Sul palco la Sindaca appena eletta “Chiara Appendino” teneva
il suo discorso di Auguri alla Città.
La festa nasce da un usanza antichissima, ha origini
precristiane, si celebrava il
solstizio d’estate, il momento che porta la Terra dal predominio lunare a
quello solare nella notte più breve dell’anno, si accende il fuoco per
scacciare i demoni e portare fortuna ai futuri raccolti della terra, era quindi
un qualcosa che aiutava ad esorcizzare la paura dei cambiamento.
La festa era
stata poi trasformata dal cristianesimo per annullare le sue valenze pagane.
Da una quarantina
d’anni questa festa è stata ripresa dall’Associasion Piemonteisa, che se ne
occupa per l’esattezza dal 1971.
Majorette e figuranti con abiti d’epoca sfilano per la città
di Torino, e verso le 22:00 si da fuoco alla Pira.
Tutti i Torinesi sperano che la sagoma del Toro cada verso Porta Nuova, in quanto si
crede che a seconda del lato dove il Falò va a cadere, si preannuncia un anno
di sventura oppure di fortuna.
Per fortuna ieri sera, il Toro cadde proprio verso
Porta Nuova e un grande eco di Felicità si sollevò…
Un grazie va in particolar modo ai ragazzi, ai volontari, agli alpini, e alle forze dell'ordine, i quali mi hanno dato la possibilità di fare il mio reportage.
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