Parco Dora Festa di Chiusura del Ramadan

Oggi a Torino presso il Parco Dora Vi stata la festa di chiusura del Ramadan

Migliaia di persone si sono riunite oggi a Parco Dora oltre 20 mila, un evento così grande, ma il popolo di Facebook oggi non ne parla.

La Sindaca di Torino Chiara Appendino ha detto “Credo fermamente che non sia compito di un’istituzione laica, come la Città, entrare nell’anima delle donne e degli uomini, ma sia nostro dovere preparare tutti quei fattori che garantiscano a ciascuno la massima libertà possibile e, nel contempo l’adesione al patto sociale” .

La prima cittadina ha aggiunto “solo in questo modo possiamo costruire una società equilibrata, nella quale ciascuno possa aspirare a realizzare se stesso nei propri valori, sogni ed ambizioni e progetti.

Lo Stato laico è per sua stessa natura pluralista e dialogante, è il modo con il quale anche le fedi possono prosperare e diventare, a loro volta, linfa della vita culturale e sociale”.

Ha aggiunto rivolgendosi alla folla che “ per ciascuno di voi questo periodo ha costituito un’occasione di rinuncia non solo al cibo ma anche a ciò che c’è di malvagio nella nostra vita, i cattivi pensieri, le cattive azioni e la rabbia.

Si tratta di uno dei pilastri della vostra fede e io sono profondamente convinta che la fede vissuta nel cuore e nella vita di ciuscuno di noi, qualunque essa sia costituisca un occasione di ricchezza per l’intera società!

Ha concluso il suo discorso ringraziando la comunità musulmana certa che con questo sarà solo il primo passo del cammino che percorreremo insieme.


Qui il testo del sermone pronunciato dall’Imam Said Ait El Jide della moschea Taiba di Torino:
Nel nome di Iddio, l’immenso in clemenza, l’infinito in misericordia
Lode a Dio, l’Amorevole, l’Indulgente, Colui che perdona i peccati, assolve le colpe e consola le sofferenze.

La grazia, la pace e la benedizione di Dio siano sul suo Profeta e Messaggero, nostro signore Muhammad, la migliore delle creature, il migliore degli adoratori e dei digiunatori, la pace sia ugualmente sui Suoi nobili fratelli profeti e messaggeri antecedenti, sui suoi nobili famigliari, sui suoi onorevoli compagni e su tutti noi con loro.

Gentilissimi fratelli e sorelle,

Allahu Akbar, Iddio è il più grande, questa formula che ci è raccomandato ripetere nei giorni di festa, significa vedere Dio in ogni cosa, osservare Dio in ogni cosa, liberarsi dalla servitù ad ogni cosa, donarsi fiduciosamente al Dio della misericordia e della pace.

Oggi è la nostra festa, oggi è il giorno della premiazione dopo un mese di digiuno, di preghiera e di ricerca della riconciliazione con Dio, ci facciamo quindi i più calorosi auguri per questo solenne giorno. 

Disse il Messaggero di Dio: pace e benedizione su di lui “Ci sono due momenti di gioia per colui che digiuna: uno alla rottura del suo digiuno e uno quando incontrerà il suo Signore, quando gioirà per (la ricompensa de) il suo digiuno.

In questo giorno, la gioia e il sorriso dovrebbero farsi largo sui volti dei credenti, soddisfatti del loro digiuno, della loro preghiera e delle loro buone opere, dice l’Altissimo nel sacro Corano: “Dì che gioiscano della grazia e della misericordia di Dio, ciò è meglio di quel che accumulano.

Tuttavia la nostra gioia è macchiata dagli spargimenti di sangue, dalle sofferenze, e dall’ingiustizia dominante nel nostro mondo; la nostra gioia è guastata dalle notizie di morte che provengono da ogni dove: soltanto l’altro giorno, delle vite umane sono state strappate da mani criminali e terroriste a Dacca, tra le vittime una decina di nostri connazionali italiani, tra cui anche una nostra concittadina torinese, cogliamo questa occasione per far giungere alle famiglie di tutte le vittime le nostre più sentite condoglianze, alle famiglie delle vittime di Dacca, di Istanbul, di Baghdad.. 

E l’altro ieri, i criminali fanatici, senza fede né umanità, hanno colpito nella città del profeta, pace su di lui, luogo sacro per tutti i musulmani.

 Il nostro cuore soffre per le pene dell’umanità in Palestina, in Siria, in Birmania, in Nigeria, in Occidente come in Oriente. Rivolgiamo pertanto le nostre preghiere e le nostre invocazioni all’Amorevole, il Generoso, affinché allevi i dolori e le pene dell’umanità sofferente, affinché faccia discendere la Sua pace e la Sua misericordia su tutte le Sue creature: O Signore! Tu sei la pace, e da Te proviene la pace, la tua religione è la pace, donaci la pace, facci vivere nella Tua pace.. 

Amin.

Dice l’Altissimo, sia lodato: “O voi che portate la fede vi è stato prescritto il digiuno come è stato prescritto a coloro che erano prima di voi, affinché raggiungiate la pietà.










I testi inclusi di questo Articolo sono stati raccolti da fonti 

giornalistiche

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