maggio 25, 2016

Camogli_Punta Chiappa

È sabato, sono a Pra' sto per prendere il treno che mi porterà a Camogli.

Un piccolo borgo molto caratteristico.

Le sue case sono dipinte con i colori tipici liguri, che vanno dal rosa pastello all'arancio.

Voglio esaltare il borgo e condividerne la bellezza con chi vedrà le foto che faró.

Si parte verso le 14, il treno è affollato da gente e turisti che si spostano nelle varie località della Ligura.

Sono sprovvista di biglietto, a Pra' non vi è nè biglietteria nè macchinetta automatica, solo distributori di bibite, ed anche il sito delle ferrovie ha dei problemi e non mi permette di effettuare l'acquisto online.

Per fortuna ho un biglietto metropolitano, decido di salire a Pra' e tentare di fare il biglietto al volo alla stazione di Genova Brignole; per fortuna sono abituata a correre e riesco nell'intento, l'alternativa era pagare un sovrapprezzo al controllore, e non mi piace l'idea di remunerare una società per il disservizio che presta....

Dopo circa un oretta sono arrivata, fa caldo, per fortuna ho messo dei short corti.

Uscendo dalla stazione di Camogli, si percorre la strada, che mi porterà alla frazione San Rocco.

Si sale su per una stradina fatta da tantissimi gradini, la vista è molto bella.

Dopo una camminata di circa 30"minuti poco prima di arrivare a San Rocco entro in una bellissima bottega il "Panificio Maccarini" che vende i prodotti tipici del posto, tra cui un ottima focaccia, e le gallette del marinaio, questo prodotto di lunga durata veniva consumato in passato dai marinai nella loro navigazione e rimane ancor oggi ingrediente fondamentale di manicaretti genovesi, quale, ad esempio il "cappon magro".

Usciti dalla bottega si arriva alla Chiesa San Rocco, e lì si presenta una vista spettacolare di Camogli e il suo litorale.

La gente si appresta a fare le tipiche foto ricordo con il proprio cellulare, mentre io riprendo il cammino verso Punta Chiappa.

Si scende lungo un sentiero molto ben tenuto, che procede tra vari paesaggi: boschi, mare e casette tipiche.

Si arriva al promontorio verso le 18:00; la brezza marina mi scompiglia i capelli; il sole è tiepido, guardo il mare, mi invade la sensazione di piena libertà e di amore profondo per la mia terra.

Alcuni escursionisti sono lì a prendere la tintarella e qualcuno fa anche il bagno in queste meravigliose acque.

Dopo la sosta ristoratrice riparto per far ritorno.

Ora il percorso è tutto in salita, mi riposo arrivata alla Chiesa di San Nicolò di Capodimonte, aperta per i turisti.

Nel suo interno molto ben tenuto e da poco restaurato, mi colpiscono la Madonna e il dipinto del "Cristo".

Il custode appare e gli mostro le foto appena scattate, che gli piacciono molto e si inizia così una conversazione sull'arte.

Dopo un po' si crea una certa familiarità e con orgoglio mi mostra una chicca.

Un piccolo armadio, lo apre ed appare un antico organo a canne che lui suona per me.

Magicamente, le note dell'organo riempono il luogo sacro con una melodia di altri tempi che pare trasportarci in un'epoca lontana.

Prima di andar via mi mostra anche una bellissima stanza con una finestra alla quale non riesco a togliere gli occhi!

Una piccola finestrella che si affaccia sul mare ! Un sogno.

Riprendo il cammino, la salita si accentua ed il dislivello si sente.

Affaticata, cogliendo l'occasione anche per far riposare le mie gambe, mi soffermo per qualche minuto a guardare un banchetto di piccoli gioielli fatti a mano da una bella ragazza.

Lì accanto un locale con tavolini adibiti per ristorazione e aperitivi.

Dopo un oretta di cammino arrivo a Camogli, il sole inizia a calare ed io mi

dirigo verso il porticciolo e il faro. La gita è quasi arrivata al temine, mi siedo nel dehor di un elegante e raffinato locale dove godendomi un

apericena ammiro la vista favolosa del tramonto sulla baia di Camogli.