Azienda Agricola "TERRE SPARSE"

Amo il mio nuovo lavoro; da quando ho deciso di aprire un blog e di descrivere quello che vedo,  ho sviluppato una nuova sensibilità verso la realtà che mi circonda e anche grazie alla fotografia entro nelle emozioni totalmente, mi lascio travolgere da esse.
Ed eccomi qui pronta per un nuovo articolo; sono stata invitata dalla famiglia di Matteo Trompetto a passare una giornata nella loro azienda.
L’Azienda Agricola “Terre Sparse” nasce nel 2009 grazie alla volontà di Matteo, con il supporto del papà Diego e della mamma Franca, e ha ottenuto, anche per il biennio 2017/2018, il meritatissimo e ambito riconoscimento di “Maestro del Gusto” da  Slow Food e dalla Camera di Commercio di Torino.
L’azienda si trova nelle vicinanze di Ivrea e dista circa un oretta da Torino, ed è facilmente raggiungibile grazie alla superstrada.
I terreni di Terre Sparse sono situati sulla collina morenica della Serra Morenica di Ivrea, un’oasi fra boschi e laghi, lontano dalle grandi città. L’area in cui si trovano i terreni viene anche chiamato parco dei cinque laghi, in quanto sono presenti 5 laghi di origine glaciale, molto interessanti dal punto di vista geologico e naturalistico.
I terreni dell’azienda, sono in buona parte terrazzati, ovvero sorretti da imponenti muri a secco edificati più di 200 anni fa, quando nella zona si coltivavano sia la vite che gli ortaggi; queste coltivazioni sono poi state un po’ abbandonate con l’avvento dell’Olivetti che ha trascinato in città molte persone causando l’abbandono delle culture.
Oggi Terre Sparse ha ripreso a lavorare sui terrazzamenti che i nostri avi hanno costruito con tanta fatica, tornando a produrre ottimi prodotti da questo territorio ancora così incontaminato e contribuendo cosi, anche alla difesa del territorio.
All’arrivo mi si presenta la tipica giornata autunnale, piove e fa un po’ freddino.
Ci incontriamo presso la Cantina della sua Azienda; lui insieme al padre Diego mi fa vedere i locali. Un forte odore di mosto pervade nella grande stanza in cui si trovano le grosse botti in fermento, ed io, sarà per via del mosto, mi sento inebriata.
Matteo mi porta nel retro, adibito a laboratorio,  dove preparano deliziose confetture, che vengono poi commercializzate insieme agli altri loro prodotti in  un piccolo locale adiacente, gestito dalla mamma Franca.
E’ quasi mezzogiorno, quando, terminato di fotografare la cantina, ci rechiamo verso la casa; ben lontana dalla centro urbano, la fattoria appare nel verde della collina circondata da coltivazioni di frutta, mirtilli e lamponi oltre che dalle serre di  ortaggi e dal bel vigneto.
La mamma mi accoglie con un gran bel sorriso cordiale, entriamo in una bellissima cucina e dove fa bella mostra  una grande tavola apparecchiata, attorno alla quale siedono tutti i familiari e gli amici impegnati in quei giorno ad effettuare la vendemmia. 
La sensazione è quella di essere accolta in una grande famiglia operosa e generosa, fiera del proprio lavoro e dei risultati ottenuti nel rispetto della natura.

Un dolce tepore pervade la casa e mi assale un buon profumo di cibo, sul tavolo una meravigliosa abbondanza di cibo: salsiccia, polenta, spezzatino, peperonata, salumi, formaggi, marmellate, miele e il loro buon vino; tanti deliziosi prodotti molti dei quali provenienti dal loro lavoro.
A pranzo Matteo mi racconta di come ha intrapreso questa sua bellissima impresa;  fin da bambino nutriva interesse per il mondo agricolo, e non perdeva occasione per poter andare dal nonno nell’orto o dagli amici in alpeggio. Dopo la scuola media si iscrive all’istituto tecnico agrario di Biella e diplomato nel 2007, frequenta, all’Università di Torino, il corso di Viticoltura ed Enologia laureandosi nel 2010.
Oggi si dedica completamente alla sua azienda agricola sfruttando le nozioni imparate a scuola applicandole sul campo.
Nella sua azienda coltiva piccoli frutti (mirtilli e lamponi), oltre a prugne, pere, mele, pesche, albicocche, fichi e molto altro; questi prodotti sono la materia prima utilizzata per la produzione nel proprio laboratorio di confetture fatte con sola frutta e zucchero, senza l’utilizzo di conservanti coloranti o addensanti, così da ottenere un prodotto semplice e genuino. Inoltre coltiva anche un piccolo orto, le cui verdure vengono usate per la produzione di antipasti e salse, anch’essi prodotti nel proprio laboratorio in maniera completamente artigianale.
La sua principale produzione è comunque rappresentata dall’uva.
Coltiva 2,5 Ha (25.000 mq) di vigneto, producendo uve sia bianche e rosse che trasforma nella propria cantina nei vini: Canavese Rosso, Canavese Nebbiolo, Erbaluce e negli altri vini che derivano anche da vitigni minori e vinificazioni particolari, in cui sono racchiuse la tradizione del vino canavesano e interpretata nell’innovazione tecnica della cantina.
Durante la visita presso  “Terre Sparse” ho avuto l’opportunità di vedere sia i vigneti che le altre coltivazioni, colpisce particolarmente ‘amorevole cura dei campi e delle terrazze, è più che evidente l’amore con cui viene curata l’azienda.
Essere stata accolta e passare una giornata intera con questa famiglia, visitando i suoi vigneti e le sue culture, beh mi ha molto colpita; Matteo mi ha affascinato, ha una preparazione tecnica, ama il suo lavoro e con dedizione totale si occupa del suo vigneto, ama la sua terra e il territorio.
Cerca in qualunque modo di pubblicizzare il Canavese ed incrementare il turismo, un turismo diverso ed attento per i luoghi e per la tradizione e la buona e sana cucina.

Testo e Fotografia : Ivana Motto

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Sito                      Azienda Agricola Terre Sparse


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