Gruppo Storico del Reggimento di Vittorio Amedeo II




In questo articolo vi voglio parlare di un Gruppo Storico:

il Gruppo Storico del Reggimento di Vittorio Amedeo II

 li ho conosciuti per caso, sostituendo il loro fotografo ufficiale.
Mi sono così  ritrovata domenica 11 settembre 2016 nel rivivere una parte di  Storia, che in qualche modo  mi appartiene e l’ho sentita mia, poiche per metà sono " Piemonteisa".

La Manifestazione è avvenuta nella magnifica Basilica di Superga,  dove ho assistito alla S.S. Messa celebrata, in piemontese, dal Capellano dell’Ospedale di Rivoli Don Mauro Petrarulo per la Commemorazione del Rinnovo del Voto di Superga avvenuta nel 1706.

La Storia racconta che durante la guerra di Successione Spagnola, Torino fu assediata dai Franco-Spagnolo dal 13 maggio 1706.

Per studiare un piano di azione (Giovedì 2 settembre 1706) il Duca Vittorio Amedeo II con il cugino il Principe Eugenio Francesco di Savoia – Carignano – Soisson, salirono a Superga per controllare Torino e organizzare il piano di battaglia.



Secondo la tradizione su quella collina vi era una cappellina in cui il Duca fece voto che se avessero vinto avrebbe eretto un Basilica in onore alla Vergine.

E così fu, martedì 7 settembre 1706 le truppe savoiarde congiunte alle truppe imperiali del principe Eugenio vinsero e la città fu liberata.

Alle ore 15:00 di quel pomeriggio nel Duomo di Torino alla presenza dei Principi, Ufficiali e del Popolo, e alla presenza del Cardinale Michele Antonio Vibò, si cantò il Te Deum di ringraziamento.

Per ricordare tale momento sulla bandiera di Torino vi è scritta la data 1706.

Martedì 7 settembre 1706 sancisce la libertà e l’indipendenza del Ducato Sabaudo e assicura al Duca un posto al tavolo delle grandi potenze; nel 1713 gli viene conferito l titolo di Re di Sicilia e il 4 dicembre 1713 nella cattedrale di Palermo viene consacrato Re.

La festa degli Stati di Savoia (Savoia, Aosta, Nizza e Piemonte) è sì in memoria dell'evento del Voto, ma anche un momento di identità e orgoglio Sabaudo degli Stati del Ducato, che condividono cultura e tradizione, la cultura e la tradizione di tutto il popolo della Sabaudia, Gli Stati di Savoia appunto.

Devo dire che è  stato bellissimo, un'esperienza unica, in un momento sono stata catapultata in quel periodo, come se stessi vivendo in un bel film, ho avuto l’impressione che le lancette del tempo fossero tornate magicamente indietro.

Ecco questo è accaduto domenica, è stato coinvolgente, la storia vista così è completamente differente, non è come studiarla sui libri di scuola, a volte un po’ noiosa con tutte quelle date, tutti quei nomi altisonanti… lontani anni luce… 
ricordo quando l’insegnante sotto interrogazione ti domandava chi 
era Vittorio Amedeo II?

Li ho fotografati ed erano talmente calati nei loro personaggi che ne sono rimasta affascinata; il loro portamento fiero, incuteva rispetto e un pò di timore, incarnavano magnificamente l'atteggiamento di coloro che stavano rappresentando. 

Il gruppo è composto da tanti rievocatori, che sono sopratutto amici, hanno la passione comune di rappresentare quell’Epoca, ciascuno di loro interpreta i propri personaggi con entusiasmo.

Il periodo che rivivono  va dal 1684/1730 e, con fervore, lo rievocano con degli splendidi abiti, arricchiti da monili e gioielli; il tutto è curato nei minimi particolari e dettagli,  i vestiti sono riprodotti esattamente come gli originali da brave sarte, che con cura e amore cuciono tutto a mano.

La Manifestazione viene curata da Gioventura Piemonteisa seguita da Carlo Comoli e Jean Robert Novero, era presente  parecchia gente che partecipava con canti ed applausi.
























































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